savona futura: politica savonese, savonesi per savona

le gente non ama più la politica, perchè? la politica è autoreferenziale? una volta eletti, volano per le loro strade? c'è posto per una analisi politica laica, etica, a contatto coi bisogni della gente? c'è il coraggio di impegnarsi, passare ai fatti, rompere l'omertoso anello del non si può fare? Savona Futura vuole essere questo: poche parole ma passi verso il futuro

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sabato 30 ottobre 2010

2010 09 10 - il secolo - Margonara - ora il progetto va bene

Pubblicato da savonafutura alle 10:52
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Etichette: consumo territorio, Margonara

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TANTO PER CAPIRCI:

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ETICA la ricerca di criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà nel rispetto degli altri: razionale, non emotiva, pone dei canoni e dei confini entro cui la libertà umana si può estendere ed esprimere. POLITICA, l'Arte di governare le società: regola il confronto tra attività di governo o di opposizione. LAICO chi crede incondizionatamente nella propria ed altrui libertà di scelta e di azione, in contrasto a chi ritiene di dover conciliare o sottomettere la propria e l'altrui libertà all'autorità di un'ideologia o di un credo religioso. LA POLITICA ATTUALE è concentrata "su se stessa, sulle alleanze, su interessi ristretti di lobby": non sono problemi che interessano alla gente, occorrere passare ai fatti, AVERE MAGGIOR CORAGGIO e guardare al futuro e al domani. "Bene comune", "risoluzione problemi concreti", " essere lungimiranti": etica significa volere il bene, la verità, la giustizia, l'onestà, la trasparenza, la dedizione agli altri, .... . In politica ..... servono PERSONE che credono in questi VALORI, vivano in COERENZA con questi valori e abbiano come fine da raggiungere non il proprio interesse ma il bene di tutti.
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blog concisi, chiari, per maggiori opportunità di essere letti integralmente, per ..... raggiungere l'obiettivo di comunicare. "fatti verificabili", tono pacato: le conclusioni spesso derivano solo da una buona descrizione della realta!

POLITICA SAVONESE, SAVONESI PER SAVONA!

====================


siamo savonesi

scontenti della politica attuale,

della incomunicabilità tra cittadino e classe politica,

della distanza enorme che

il "tempo infinito" della politica pone

tra il dire ed il fare,

e trasforma quindi tutti

i SI in NO.


====================

Diciamo basta!

====================


Non è corretto, è penoso ed umiliante.


Vogliamo delle proposte chiare.

Vogliamo delle risposte chiare.

Vogliamo dell'impegno nel rispettare "la parola data".


Vogliamo anche essere una

tribuna di priorità di cose da fare.


"Cose" vicino al cittadino.

Per i tempi.

Per interesse.

Perchè abbiamo atteso troppo.

Perchè non si è mai fatta una buona programmazione.


10 aree da focalizzare:

====================

1)

Salute,

Ambiente,

Inquinamento,

Rumore


2) Assistenza anziani e disabili


3) Istruzione


4) Lavoro giovani, Lavoro fine carriera


5)

Vivibilità urbana,

Viabilità,

Trasporto pubblico,

autobus,

treni,

ascensori


6) Casa


7) Rifiuti


8) Salvaguardia e Consumo territorio


9) Portualità


10) Sicurezza

====================


Sono alcune delle tematiche

che vogliamo affrontare,

con uno spirito critico sia i singoli temi che il loro insieme,

per valutare anche una scala di priorità su

"che cosa è bene fare subito",

su che cosa può essere di traino ad altri.


====================

Il "bimbo" è nato: curiamolo!

====================


la salute come “diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”

L’articolo 32 della Costituzione Italiana, nel sancire la tutela della salute come “diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”, di fatto obbliga lo Stato a promuovere ogni opportuna iniziativa e ad adottare precisi comportamenti finalizzati alla migliore tutela possibile della salute in termini di generalità e di globalità;

atteso che il mantenimento di uno stato di completo benessere psico-fisico e sociale costituisce oltre che diritto fondamentale per l’uomo, anche preminente interesse della collettività. (da Uniti per la Salute).


L'associazione "Uniti per la Salute" è nata fondamentalmente per opporsi all'ampliamento a carbone della centrale di Vado Ligure.


Già i gruppi esistenti, ampiamente obsoleti, sono fonte di un drammatico inquinamento per l'area Savonese.


L'area d'influenza è enormemente estesa e lo dimostra la cartina di biomonitoraggio dei licheni riportata sopra.

Rosso = inquinato, blu = non inquinato.

Praticamente tutta la provincia di Savona ne soffre.


L'attività di questa associazione è perfettamente il linea con gli obiettivi che questo gruppo di opinione persegue: informare ed agire. Nel seguito riportiamo alcuni stralci interessanti ma invitiamo ad approfondire visitando il sito UPLS


8-11-2008 Infarti e ictus da polveri sottili

Pessimo inizio scientifico del mese di febbraio: il New England Journal of Medicine ha pubblicato sul numero del 1° di febbraio i dati scientifici relativi agli effetti dell'inquinamento ultrasottile (Miller KA et al, N Engl J Med 2007 Feb 1;356(5):447-58).


Da anni siamo tutti abituati a confrontarci con i valori di pm10, ma già da qualche anno invece sono arrivati i sospetti legati alla presenza di particolati ancora più sottili e purtroppo ancora più dannosi. Si tratta delle polveri inferiori ai 10 micron di dimensione; mentre infatti il pm10 si riferisce a polveri che si fermano in genere a livello della trachea e del naso, le polveri finissime pm2,5 e pm1 (rispettivamente inferiori alla dimensione di 2,5 micron e di 1 micron) arrivano direttamente agli alveoli polmonari e possono entrare direttamente nel circolo sanguigno, come se inalando l'aria inquinata ci facessimo un aerosol di un qualsiasi farmaco. I fumi di sigaretta hanno purtroppo questo tipo di dimensione, indipendentemente dal fatto che vengano inalati da chi fuma o da chi gli sta intorno, e l'effetto non è propriamente terapeutico.


Già da qualche anno il sospetto di una azione fortemente negativa sul sistema circolatorio aveva toccato i ricercatori che si occupano della qualità dell'aria e dei suoi effetti sull'organismo. E i limiti per queste particelle sono fino ad ora solo proposti e non ancora definiti in modo obbligatorio. Fortunatamente la attuale proposta europea è congrua con la reale difesa della salute. Attualmente possiamo confrontare la raccolta di dati che viene fatta a Milano, dove vengono monitorati i livelli di pm2,5 con esiti purtroppo drammatici. Chiunque li può seguire giornalmente sul sito di Chiamamilano per rendersi conto di persona di quale sia la realtà dell'inquinamento nelle nostre città.


Il lavoro del New England ha studiato gli effetti di una esposizione prolungata (4 anni) alle polveri sottili pm2,5 su un gruppo di oltre 65.000 donne in età postmenopausale. Per questo il lavoro fa riferimento alla popolazione femminile, ma si ritiene che la medesima condizione sia applicabile anche agli uomini con le stesse percentuali.


I valori di esposizione sono stati per altro abbastanza bassi. La media della concentrazione variava da 3,4 a 28,3 mcg per metro cubo, ben al di sotto ad esempio dei valori rilevabili a Milano, dove il limite fiduciario di 35 mcg per metro cubo è stato più volte ampiamente superato negli ultimi mesi.


L'impressionante statistica vede, ogni 10 mcg di crescita dei valori di pm2,5, un aumento del 24% della possibilità di avere una qualche malattia acuta vascolare (ictus, infarto, malattia coronarica o cerebrovascolare) e un drammatico aumento del 76% del rischio di morte cardiovascolare: come dire che l'inquinamento da polvere sottile orienta gli organismi a morire di quello piuttosto che di sana vecchiaia in qualche altro luogo meno inquinato.


........

Ma l'arma più potente diventa quella della consapevolezza, e del controllo sui politici. Poca importanza avrà il voto a chi farà pagare più o meno tasse se in un modo o nell'altro non potessimo arrivare vivi a godere o patire di una o dell'altra situazione. La scelta politica orientata alla salvaguardia dell'ambiente non è più una cosa opzionale. Diventa strumento di sopravvivenza.


Pubblicato da "Uniti Per La Salute " Associazione ONLUS- piazza della Chiesa 6, 17047 Valleggia

Tratto da Tratto da Eurosalus: Infarti e ictus da polveri sottili, Attilio Speciani


26-7-2010 La casta sindacale e Tirreno Power: un connubio senza vergogna! (da "Uomini Liberi")

Questo comunicato della "triplice sindacale" che sposa le tesi di Tirrenopower e della Sogea di Carlo De Benedetti,chiedendo a voce spiegata l'ampliamento a carbone della centrale di Vado-Quiliano…leggi…fornisce un pessimo servizio sia ai lavoratori, sia ai giovani disoccupati, sia ai cittadini che hanno la sfortuna di risiedere nel raggio delle ricadute delle emissioni di tale impianto


Gli scriteriati estensori di questa presa di posizione non solo sembrano ignorare tutta la letteratura scientifica mondiale che ha posto in relazione la combustione del fossile con l'aumento delle morti dovute a patologie tumorali e cardiovascolari, ma anche le recentissime posizioni della unione europea che tendono a disincentivare l'uso del carbone nella produzione di energia.


Ed allora, dopo le posizioni dei comitati, dell' Ordine dei Medici, dei Comuni, della Regione Liguria, tutte concordi nel rifiuto di una proposta "indecente" quale quella caldeggiata dalla triplice, ci viene spontaneo chiedere loro e domandare a noi stessi, quale cupidigia di servilismo li abbia indotti ad assumere atteggiamenti tanto pericolosi quanto sprezzanti del comune sentire dei cittadini!!!!


8-9-2010 Boffa e Burlando: NO al progetto

Ampliamento Tirreno Power, Boffa (Pd) ribadisce il no al progetto

IVG ARTICOLO N° 102568 DEL 08 SETTEMBRE 2010 DELLE ORE 13:57


Vado Ligure. “Sulla questione dell’ampliamento della centrale Tirreno-Power, credo che la posizione del partito Democratico, sia a livello provinciale che a quello regionale, è quella espressa nei mesi scorsi”. A dirlo in una nota è il vice presidente del Consiglio regionale ed esponente del Pd Michele Boffa, che aggiunge: “La Regione, inoltre, ha deliberato un parere negativo (Delibera di Giunta Regionale numero 658 del 19 luglio del 2007) in ordine alla compatibilità ambientale del progetto della nuova unità a carbone e nulla è cambiato da allora”.

“Il progetto di ampliamento che l’azienda propone, si inserirebbe in un contesto dove la rete dei controlli è disomogenea sul territorio e, quindi, non ottimale. Inoltre, nella situazione attuale, non ci sarebbero neppure i presupposti per riconoscere ai due attuali gruppi a carbone esistenti l’autorizzazione integrata ambientale, cioè quell’autorizzazione prevista dal Decreto legislativo 59 del 2005, che pretende per tutte le attività produttive, comprese le centrali termiche superiori ai 300 MW, l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili, che evidentemente ci sono se l’azienda le propone per il gruppo nuovo”.

“Ritengo – conclude Boffa – come è stato detto più volte, che si debbano ristrutturare e riqualificare i due gruppi in esercizio. Tirreno-Power possiede, per sua stessa ammissione, le migliori tecnologie atte a ridurre sensibilmente le emissioni inquinanti e ad aumentare il rendimento energetico: le chiediamo semplicemente di applicarle all’esistente”


Tirreno Power, Burlando- Servirà l’ok del Via regionale

IVG ARTICOLO N° 102683 DEL 08 SETTEMBRE 2010 DELLE ORE 18:35

Regione. “Abbiamo sempre detto a Tirreno Power sulla necessità di avviare un confronto con il territorio, condividendo il progetto in primis con gli enti locali. Siamo certamente disponibili ad aprire un tavolo di confronto e a prendere in esame l’argomento a patto che si rispetti la volontà di chi rappresenta la gente di quei comuni”. E’ una porta mezza socchiusa quella lasciata aperta dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando sul progetto di ampliamento di Tirreno Power, dopo il vertice tra sindacati e azienda che si è svolto presso la centrale di Vado Ligure con l’appello per un nuovo tavolo di concertazione che esamini la proposta industriale per il sito.

“Intanto bisognerebbe ragionare sulla copertura dell’impianto, e poi bisogna dire che a suo tempo l’azienda aveva deciso di bypassare la Regione Liguria puntando tutto sull’approvazione del progetto a livello ministeriale. Volevano fare senza di noi, per poi accorgersi che questo non era possibile. Il nostro no non era di natura politica, bensì legato alla valutazione del Via regionale. Se si presenterà un progetto che avrà l’approvazione della commissione tecnica competente allora se ne potrà discutere” conclude Burlando.


17-7-2010 Paolo Franceschi risponde al dir della centrale di Vado Ligure della Tirreno Power

In risposta agli articoli pubblicati in data odierna su La Stampa e Il Secolo XIX riguardo alle dichiarazioni del direttore generale della Tirreno Power sono d’ obbligo alcune precisazioni di carattere puramente scientifico , allo scopo di favorire una corretta informazione su ambiente e salute, come richiesto dall’ articolo 5 del codice deontologico dei Medici:


1) Indagine epidemiologica condotta dalla Regione Liguria:

secondo l’ IST nei periodi presi in esame ’88-’98 e ’99-2004 in provincia di Savona:

“ La mortalità totale dell’intera Provincia è significativamente più elevata rispetto alla media regionale in entrambi i sessi”.


Inoltre, la mortalità standardizzata, cioè indipendente dall’ invecchiamento della popolazione, fra le donne, più colpite proporzionalmente rispetto ai maschi dalle condizioni ambientali perché meno esposte ad altri fattori di rischio come fumo di sigaretta (rimasto invariato negli ultimi 20 anni), alcool, fattori occupazionali e incidenti, è addirittura aumentata nel periodo più recente rispetto al periodo precedente.


Per quanto riguarda i tumori la mortalità standardizzata in provincia di Savona ha superato del 42,1% la media nazionale, mentre quella maschile del 13,7%.

I tumori in Provincia di Savona sono in crescita fra le donne, (si è passati da 183 decessi ogni centomila abitanti a 199), indipendentemente dall’ età.


Ma è aumentata rispetto alla media regionale anche la mortalità

per infarti: (+15% rispetto alla Liguria per le femmine, +17% per i maschi)

e per ictus (+20% rispetto alla Liguria fra le femmine, + 40% fra i maschi).


2) I dati dell’ ARPAL:

come già più volte ricordato, l’ ARPAL non misura sistematicamente le polveri sottili (PM2,5), e da soli 2 anni misura le polveri PM 10, che risultano sempre di gran lunga superiori, a Vado Ligure, rispetto ai valori raccomandati dall’ OMS per la tutela della salute dell’ uomo e ribadita dalla società europea di pneumologia (ERS):

“L’ ERS ritiene che l’ accesso all’ aria pulita sia una esigenza fondamentale e un diritto per tutti i cittadini dell’ Unione Europea. La Comunità Europea, i governi nazionali e locali hanno la responsabilità di assicurare che questo diritto fondamentale dell’ individuo sia rispettato e di agire affinchè i valori indicati dalla OMS siano osservati”.


3) Per quanto riguarda le emissioni di PM 10

il PIANO REGIONALE DI RISANAMENTO E TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA della REGIONE LIGURIA del 2006 (PAG. 1072-1073 1074) Liguria afferma che nell’ area di Vado, Quiliano, Savona, la centrale è la principale fonte di emissioni , pari a circa il 90% per CO2 e ossidi di zolfo, il 65% per gli ossidi di azoto, il 35% per le PM 10 (il traffico ne emette poco più del 20%).


4) Sempre lo stesso documento della Regione Liguria afferma che le centrali a carbone in Liguria sono responsabili dell’ emissioni nell’ ambiente di circa il 90% del mercurio, il 55% del piombo e nickel, il 41% dell’ arsenico,

tutti metalli pesanti altamente tossici per lo sviluppo del sistema nervoso centrale nella fase gestazionale, e cancerogeni.


Dottor Paolo Franceschi,

Referente Scientifico per la commissione Ambiente e salute dell’ Ordine dei Medici di Savona.

Pubblicato da "Uniti Per La Salute "

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